La pianta del fico
Descrizione
Piccolo albero di 10 m dai rami robusti può, ramificandosi dalla base, avere andamento arbustivo. Corteccia grigia e liscia.
Le foglie, decidue, sono grandi 10-20 cm, profondamente 3-5 lobate a base cordata, ruvide sulla pagina superiore e pelose su quella inferiore, con margine irregolarmente dentato e base tronca o cuoriforme; i rami giovani, se spezzati, lasciano uscire un succo lattiginoso (latice). L'infiorescenza del fico (siconio) e le tappe dalla fioritura alla fruttificazione sono molto particolari e meritano qualche parola in più.
Il fico non è un vero frutto, ma un ricettacolo; i veri frutti sono gli innumerevoli "semini" contenuti dentro di esso.
Ogni anno si succedono tre generazioni di fichi: in primavera i ricettacoli racchiudono fiori femminili sterili e fiori maschili produttori di polline; in estate fiori femminili fertili e in autunno fiori completamente sterili. L'impollinazione e la fecondazione sono possibili solo grazie all'insetto Blastophaga psenes, che realizza col fico una simbiosi: anche l'insetto completa infatti il proprio ciclo di sviluppo nei siconi, con due o tre generazioni annuali.

Dove si trova
Diffuso in tutta l'Europa circummediterranea e in Asia sudoccidentale, il fico è senza dubbio una delle piante più comuni in tutto il territorio italiano. Specie molto frugale, vegeta in ambienti particolarmente ingrati, soprattutto sassosi: non è difficile vederlo spuntare dalle fessure di qualche vecchio muro, purché caldo e riparato.

Uso
Il fico, con le sue varietà domestiche, è senza dubbio una della piante che fin dalla più remota antichità sono apprezzate dall'uomo soprattutto per i frutti.

Come l'olivo e la vite, è stato al centro di riti e credenze religiose, dagli egizi ai greci e poi ai romani.