La quercia
CLASSIFICAZIONE
Specie: Cerris, Robur, Ilex, Suber ecc.
Genere: Quercus Famiglia: Fagacee
Ordine: Fagali
Sottoclasse: Monoclamidee
Classe: Dicotiledoni
Sottodivisione: Angiosperme
Divisione: Fanerogame
Sottoregno: Cormofite
Regno: Vegetale

Quando una persona è eccezionalmente robusta o, come si dice, "ben piantata", noi la de finiamo "forte come una quercia".
Perché si ricorre proprio alla quercia per simboleggiare la robustezza e la forza? Eppure ne conosciamo di alberi maestosi: il faggio che talvolta ha dei tronchi enormi, il pino, che regge alle tormente delle quote più alte, l'olivo che col suo tronco contorto può sfidare i secoli. Nessuno però dà, al solo guardarlo, un senso di robustezza come la quercia: alta, con rami possenti, foglie coriacee, corteccia aspra e rugosa.

Con il nome quercia si è soliti indicare un certo numero di piante che appartengono tutte al genere Quercus e alla famiglia delle Fagacee. Non bisogna quindi credere che la quercia si presenti sotto una sola forma: essa conta ben 200 specie diverse che vivono in Europa, nell'America settentrionale e nell'Asia occidentale e meridionale.
Fra tanta varietà di specie ecco quelle che maggiormente ci interessano per la loro diffusione o per la loro utilità.

CERRO (Quercus Cerris) - Il cerro, alto da 20 a 35 metri, ha fusto ben diritto e slanciato, chioma molto aperta, corteccia rosso-bruna, foglie Iobate, con la faccia superiora lucida e caduche.
Sui nostri monti lo si trova fino alle seguenti altezze: 700 m sulle Alpi, 1.000 m sugli Appennini, 1200 m in Sicilia.

ROVERE (Quercus Robur)
Il rovere è il gigante del genere Quercus: di solito è alto da 18 a 30 metri, ma può raggiungere anche i 50 metri di altezza. Il suo tronco ha un aspetto rozzo, con una corteccia scura. Le foglie sono coriacee, di forma quasi ellittica e caduche. Il legno del rovere è tenacissimo e difficile da lavorare. Questo albero cresce in Europa e in Asia meridionale: in Italia si trova fino a 1300 metri sul livello del mare.

IL TANNINO
Osserviamo questa foglia di quercia: in essa sono ben visibili alcuni "bitorzoli" il cui nome scientifico è "galle". Ebbene, queste galle sono prodotte dalle punture di alcuni insetti; esse contengono una particolare sostanza chimica: il tannino. Anche la corteccia delle querce contiene tannino in abbondanza. Questa sostanza ha la proprietà di impedire la putrefazione delle pelli ed è perciò largamente usata nell'industria di pellami.

IL FRUTTO DELLA QUERCIA
Il frutto della quercia è detto ghianda. Le ghiande costituiscono un ottimo alimento per i suini.

UTILIZZAZIONI DEL LEGNO Dl QUERCIA
Il legno di quercia, noto per la sua robustezza, molto bene all'acqua, perciò viene usato per le travature subacquee. Per la sua durezza serve anche molto bene per traversine ferroviarie e pavimentazioni. Dal legno di quercia si ricava carbone vegetale.
Le botti nelle quali viene messa a stagionare l'acquavite per la produzione del "cognac" sono fatte solo con legno di quercia.

ROVERE O QUERCIA COMUNE
È un albero maestoso che non di rado supera i 30 metri di altezza. Il legno di rovere ha particolari doti di durezza e durata, Il suo frutto (ghianda) contiene molto amido ed è quindi assai nutriente per il bestiame. Le sue foglie sono coriacee (dal latino "corium" = cuoio), hanno cioè la durezza del cuoio.